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lunedì 10 gennaio 2022

Gestione delle date del calendario

Se avete la necessità di gestire le date del calendario, dovete partire dal fatto che R assume essere date del calendario quelle contenute in oggetti della classe "Date" ed espresse in uno specifico formato.

Vediamo di capire questa cosa con lo script che segue, copiatelo e incollatelo nella Console di R e premete ↵ Invio:

# GESTIONE DELLE DATE DEL CALENDARIO CON R - parte prima
#
# (1/5)
lemiedate <- c("13/05/1998", "16/12/1945", "23/09/2012") # i dati inseriti
lemiedate # il contenuto dell'oggetto 
class(lemiedate) # la classe dell'oggetto
str(lemiedate) # la struttura dell'oggetto
#
# (2/5)
con_asDate <- as.Date(lemiedate, format="%d/%m/%Y") # i dati  trasformati
con_asDate # il contenuto dell'oggetto
class(con_asDate) # la classe dell'oggetto
str(con_asDate) # la struttura dell'oggetto
#
# (3/5)
con_format <- format(con_asDate, "%d/%m/%Y") # i dati trasformati
con_format # il contenuto dell'oggetto
class(con_format) # la classe dell'oggetto
str(con_format) # la struttura dell'oggetto
#
# (4/5)
as.Date("23/09/2012", format="%d/%m/%Y") # dati in formato gg/mm/aaaa
#
as.Date("09/23/2012", format="%m/%d/%Y") # dati in formato mm/gg/aaaa
#
as.Date("2012/09/23", format="%Y/%m/%d") # dati in formato aaaa/mm/gg
#
as.Date("23 settembre 2012", format="%d %B %Y") # dati in formato gg mese aaaa con spazio come separatore
#
as.Date("09-3-2012", format="%m-%d-%Y") # dati in formato mm-gg-aaaa con - come separatore
#
# (5/5)
library(lubridate)
dmy(c("13/05/1998", "16/12/1945", "23/09/2012"))
#

Questo è il risultato della prima parte dello script:

> # (1/5)
> lemiedate <- c("13/05/1998", "16/12/1945", "23/09/2012") # i dati inseriti
> lemiedate # il contenuto dell'oggetto 
[1] "13/05/1998" "16/12/1945" "23/09/2012"
> class(lemiedate) # la classe dell'oggetto
[1] "character"
> str(lemiedate) # la struttura dell'oggetto
 chr [1:3] "13/05/1998" "16/12/1945" "23/09/2012"
> #

In pratica siamo partiti dal presupposto che
→ 13/05/1998
→ 16/12/1945
→ 23/09/2012
sono tre date del calendario che vogliamo gestire con R. Le abbiamo inserite nell'oggetto lemiedate con la funzione c()

> lemiedate <- c("13/05/1998", "16/12/1945", "23/09/2012") # i dati inseriti

le abbiamo ritrovate digitando il nome dell'oggetto

> lemiedate # il contenuto dell'oggetto 
[1] "13/05/1998" "16/12/1945" "23/09/2012"

con la funzione class() che mostra la classe di un oggetto vediamo che R ha identificato le tre date come "character"

> class(lemiedate) # la classe dell'oggetto
[1] "character"

e con la funzione str() che mostra la struttura interna di un oggetto ne abbiamo riportato un ulteriore riepilogo sintetico 

> str(lemiedate) # la struttura dell'oggetto
 chr [1:3] "13/05/1998" "16/12/1945" "23/09/2012"

nel quale "chr" sta di nuovo per "character", la classe dell'oggetto. 

Quindi inserendo i dati con la funzione c() quelle che per noi erano tre date sono state identificate in R come "character", cioè come semplici stringhe o in altre parole come tre sequenze di caratteri alfanumerici: in pratica invece delle date avremmo potuto inserire "ciao Giovanni", "domani farà bel tempo", "viva la pappa col pomodoro”" o quant'altro.

Vediamo ora cosa accade con il successivo e secondo blocco di codice:

> # (2/5)
> con_asDate <- as.Date(lemiedate, format="%d/%m/%Y") # i dati  trasformati
> con_asDate # il contenuto dell'oggetto
[1] "1998-05-13" "1945-12-16" "2012-09-23"
> class(con_asDate) # la classe dell'oggetto
[1] "Date"
> str(con_asDate) # la struttura dell'oggetto
 Date[1:3], format: "1998-05-13" "1945-12-16" "2012-09-23"
> #

Questa volta impieghiamo la funzione as.Date() per inserire lemiedate (l'oggetto della classe "character" contenente tre stringhe alfanumeriche) in un nuovo oggetto denominato con_asDate (giusto per ricordarci come lo abbiamo generato) 

> con_asDate <- as.Date(lemiedate, format="%d/%m/%Y") # i dati  trasformati

Dopo avere ritrovato quello che abbiamo inserito digitando il nome dell'oggetto

> con_asDate # il contenuto dell'oggetto
[1] "1998-05-13" "1945-12-16" "2012-09-23"

con la funzione class() 

> class(con_asDate) # la classe dell'oggetto
[1] "Date"

e con la funzione str() 

> str(con_asDate) # la struttura dell'oggetto
 Date[1:3], format: "1998-05-13" "1945-12-16" "2012-09-23"
> #

vediamo che con_asDate è un oggetto della classe "Date" nel quale in R per definizione sono contenute date del calendario

L'argomento format="...." impiegato nella funzione as.Date() specifica sia l'ordine sia il formato dei dati in ingresso con i seguenti codici:

Codice    Valore
%d           Giorno del mese (numero decimale)
%m          Mese (numero decimale)
%b           Mese (abbreviato)
%B           Mese (nome esteso)
%y           Anno (2 cifre)
%Y           Anno (4 cifre) 

Se ora nella Console di R digitate help(as.Date) si apre una pagina web con la definizione della funzione in questione, che è definita come "la funzione che converte le rappresentazioni [di date] sotto forma di caratteri [stringhe di testo] in oggetti della classe "Date" che rappresentano date di calendario".

Come certamente avrete notato una volta importate in R con la funzione asDate() le date sono state convertite nel formato aaaa-mm-gg. A questo punto la domanda è d'obbligo: e se volessi tornare a convertirle nel formato gg/mm/aaaa? La cosa è possibile, e vediamo come con la terza parte di codice:

> # (3/5)
> con_format <- format(con_asDate, "%d/%m/%Y") # i dati trasformati
> con_format # il contenuto dell'oggetto
[1] "13/05/1998" "16/12/1945" "23/09/2012"
> class(con_format) # la classe dell'oggetto
[1] "character"
> str(con_format) # la struttura dell'oggetto
 chr [1:3] "13/05/1998" "16/12/1945" "23/09/2012"
> #

Con la funzione format() - da non confondere con l'argomento format= della funzione asDate() - possiamo convertire le date dal formato aaaa-mm-gg nel quale erano nell'oggetto con_asDate al formato gg/mm/aaaa specificato con l'argomento "%d/%m/%Y"

> con_format <- format(con_asDate, "%d/%m/%Y") # i dati trasformati

Questo può essere utile ad esempio se vogliamo visualizzare o stampare le date in questo formato. Ma in questo modo le date per R non sono più tali. Se esaminiamo il nuovo oggetto con_format 

> con_format # il contenuto dell'oggetto
[1] "13/05/1998" "16/12/1945" "23/09/2012"

con la funzione class() 

> class(con_format) # la classe dell'oggetto
[1] "character"

e con la funzione str() 

> str(con_format) # la struttura dell'oggetto
 chr [1:3] "13/05/1998" "16/12/1945" "23/09/2012"
> #

vediamo che si tratta di un oggetto di classe "character": imponendo il formato gg/mm/aaaa le date tornano ad essere nuovamente delle stringhe ovvero generiche sequenze di caratteri alfanumerici esattamente come quelle da cui eravamo partiti.

Quindi concludendo: le date del calendario in R sono per definizione quelle contenute in un oggetto della classe “Date” ed espresse nel formato aaaa-mm-gg.

Vediamo ora alcuni altri esempi di date importate in R mediante la funzione as.Date():

> # (4/5)
> as.Date("23/09/2012", format="%d/%m/%Y") # dati in formato gg/mm/aaaa
[1] "2012-09-23"
> #
> as.Date("09/23/2012", format="%m/%d/%Y") # dati in formato mm/gg/aaaa
[1] "2012-09-23"
> #
> as.Date("2012/09/23", format="%Y/%m/%d") # dati in formato aaaa/mm/gg
[1] "2012-09-23"
> #
> as.Date("23 settembre 2012", format="%d %B %Y") # dati in formato gg mese aaaa con spazio come separatore
[1] "2012-09-23"
> #
> as.Date("09-3-2012", format="%m-%d-%Y") # dati in formato mm-gg-aaaa con - come separatore
[1] "2012-09-03"
> #

I risultati confermano che se specificate opportunamente l'argomento format= dei dati in ingresso potete rappresentare sotto forma di stringhe alfanumeriche le vostre date predisposte:
→ nel formato gg/mm/aaaa
→ nel formato mm/gg/aaaa
→ nel formato aaaa/gg/mm
→ nel formato gg mese aaaa impiegando lo spazio come separatore
→ nel formato mm-gg-aaaa impiegando come separatore il tratto a metà altezza - 
ovvero in altri modi purché sia correttamente e completamente specificato il formato dei dati in ingresso.

Se installate il pacchetto lubridate potete infine fruire di una sintassi più concisa come nell'esempio che segue, che porta ovviamente allo stesso risultato

> # (5/5)
> library(lubridate)
> dmy(c("13/05/1998", "16/12/1945", "23/09/2012"))
[1] "1998-05-13" "1945-12-16" "2012-09-23"

Vediamo ora cosa accade nel caso di date importate da un file in formato Excel (.xls o .xlsx) o, meglio ancora, in formato .csv (il formato dei dati da importare consigliato da R).

Andate alla pagina Dati nella quale trovate diverse opzioni per scaricare i file di dati, quindi scaricate e copiate nella cartella C:\Rdati\ il file PA.xls e il file PA.csv 

Nei file sono riportati i valori della pressione arteriosa sistolica e diastolica e della frequenza cardiaca registrati alle date del calendario riportate nella variabile "Data" (prima colonna).


Se ancora non l'avete fatto, scaricate dal CRAN e installate il pacchetto xlsx, quindi copiate e incollate nella Console di R questo script e premete ↵ Invio:

# GESTIONE DELLE DATE DEL CALENDARIO CON R - parte seconda
#
# importare le date da un file .xls 
#
require(xlsx) # carica il pacchetto xlsx
PA_xls <- read.xlsx("C:/Rdati/PA.xls", sheetName="M") # importa i dati del file e del foglio specificati
PA_xls # mostra la tabella che contiene i dati
str(PA_xls) # la variabile Data viene riconosciuta come una data del calendario (classe "Date")
#
# importare le date da un file .csv 
#
PA_csv <- read.table("C:/Rdati/PA.csv", header=TRUE, sep=",") # carica i dati del file specificato
PA_csv # mostra la tabella che contiene i dati
str(PA_csv) # la variabile Data viene riconosciuta come una semplice stringa di testo (classe "character")
PA_csv$Data <- as.Date(PA_csv$Data, format="%d/%m/%Y") # la stringa Data viene convertita con as.Date
str(PA_csv) # la variabile Data viene ora riconosciuta come una data del calendario
#
# elaborare le date (esempi) 
#
Sys.Date()
PA_xls$Data[13] - PA_xls$Data[1]
PA_xls$Data[13] + 32
weekdays(PA_csv$Data[1])
#

Dopo avere caricato il pacchetto xlsx

> require(xlsx) # carica il pacchetto xlsx
Caricamento del pacchetto richiesto: xlsx

i dati sono importati dal foglio M del file PA.xls 

> PA_xls <- read.xlsx("C:/Rdati/PA.xls", sheetName="M") # importa i dati del file e del foglio specificati

e richiamando il nome dell'oggetto (PA_xls) nel quale sono stati importati vediamo che i dati sono stati importati correttamente

> PA_xls # mostra la tabella che contiene i dati
         Data Sistolica Diastolica Frequenza
1  2021-05-07       112         64        50
2  2021-05-08       118         69        49
3  2021-05-08       101         57        62
4  2021-05-09       111         65        56
5  2021-05-09       117         67        60
6  2021-05-10       110         69        59
7  2021-05-10       109         63        53
8  2021-05-16       115         66        49
9  2021-09-17       121         65        48
10 2021-09-17        92         58        63
11 2021-09-17       131         79        68
12 2021-09-17       116         68        57
13 2021-09-29       114         69        56

La funzione str() ci conferma che anche la variabile Data è stata correttamente identificata come “Date” quindi il pacchetto xlsx ha trasferito i dati della prima colonna in modo tale che R li ha riconosciuti e li riporta come date del calendario.

> str(PA_xls) # la variabile Data viene riconosciuta come una data del calendario (classe "Date")
'data.frame':   13 obs. of  4 variables:
 $ Data      : Date, format: "2021-05-07" "2021-05-08" ...
 $ Sistolica : num  112 118 101 111 117 110 109 115 121 92 ...
 $ Diastolica: num  64 69 57 65 67 69 63 66 65 58 ...
 $ Frequenza : num  50 49 62 56 60 59 53 49 48 63 ...
> #

Vediamo ora cosa accade quando si importano i dati da un file .csv

Dopo avere importato i dati nell'oggetto PA_csv 

> # importare le date da un file .csv 
> #
> PA_csv <- read.table("C:/Rdati/PA.csv", header=TRUE, sep=",") # carica i dati del file specificato

e averli visualizzati richiamando il nome dell'oggetto nel quale sono stati importati   

> PA_csv # mostra la tabella che contiene i dati
         Data Sistolica Diastolica Frequenza
1  07/05/2021       112         64        50
2  08/05/2021       118         69        49
3  08/05/2021       101         57        62
4  09/05/2021       111         65        56
5  09/05/2021       117         67        60
6  10/05/2021       110         69        59
7  10/05/2021       109         63        53
8  16/05/2021       115         66        49
9  17/09/2021       121         65        48
10 17/09/2021        92         58        63
11 17/09/2021       131         79        68
12 17/09/2021       116         68        57
13 29/09/2021       114         69        56

con la funzione str() vediamo che questa volta la variabile Data è stata identificata come una stringa / generica sequenza di caratteri alfanumerici (chr)

> str(PA_csv) # la variabile Data viene riconosciuta come una semplice stringa di testo (classe "character")
'data.frame':   13 obs. of  4 variables:
 $ Data      : chr  "07/05/2021" "08/05/2021" "08/05/2021" "09/05/2021" ...
 $ Sistolica : int  112 118 101 111 117 110 109 115 121 92 ...
 $ Diastolica: int  64 69 57 65 67 69 63 66 65 58 ...
 $ Frequenza : int  50 49 62 56 60 59 53 49 48 63 ...
> # 

Questo accade perché nel file PA.csv che aperto con un editor di testo così ci appare

Data,Sistolica,Diastolica,Frequenza
07/05/2021,112,64,50
08/05/2021,118,69,49
08/05/2021,101,57,62
09/05/2021,111,65,56
09/05/2021,117,67,60
10/05/2021,110,69,59
10/05/2021,109,63,53
16/05/2021,115,66,49
17/09/2021,121,65,48
17/09/2021,92,58,63
17/09/2021,131,79,68
17/09/2021,116,68,57
29/09/2021,114,69,56

non è riportata alcuna informazione che consenta ad R di identificare la variabile Data come una data del calendario (nel file .xls questa informazione c'è, anche se non potete visualizzarla trattandosi di un file binario).

Nel caso di dati importati da un file .csv - che di fatto è un semplice file di testo - è pertanto necessario impiegare la funzione as.Date() per convertire le date/stringhe in ingresso in date del calendario:

> PA_csv$Data <- as.Date(PA_csv$Data, format="%d/%m/%Y") # la stringa Data viene convertita con as.Date
> str(PA_csv) # la variabile Data viene ora riconosciuta come una data del calendario
'data.frame':   13 obs. of  4 variables:
 $ Data      : Date, format: "2021-05-07" "2021-05-08" ...
 $ Sistolica : int  112 118 101 111 117 110 109 115 121 92 ...
 $ Diastolica: int  64 69 57 65 67 69 63 66 65 58 ...
 $ Frequenza : int  50 49 62 56 60 59 53 49 48 63 ...
> #

Questa conversione è necessaria se vogliamo che R riconosca le operazioni che è possibile eseguire su questi oggetti, che saranno, appunto, solamente le operazioni applicabili alle date del calendario.

A questo punto la domanda: ma perché fare tanta fatica per arrivare fin qui? La risposta la trovate a conclusione dello script, laddove sono riportate alcune delle possibilità offerte da R nella gestione delle date che prima o poi possono tornare utili, come ad esempio:

→ la data attuale presente sul sistema

> Sys.Date()
[1] "2021-11-29"

→ la differenza in giorni tra due date

> PA_xls$Data[13] - PA_xls$Data[1]
Time difference of 145 days

→ la data corrispondente a una specifica differenza in giorni rispetto a una data di riferimento

> PA_xls$Data[13] + 32
[1] "2021-10-31"

→ il giorno della settimana corrispondente ad una specifica data 

> weekdays(PA_csv$Data[1])
[1] "venerdì"
> #

In un prossimo post vedremo come gestire contemporaneamente data e ora.


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giovedì 12 marzo 2020

Importazione dei dati da un file di solo testo

Abbiamo visto in precedenza come sono organizzati i dati in un file .csv, il formato raccomandato per R, e abbiamo visto che un file .csv è un semplice file di testo [1].

Se aprite con un editor di testo il file importa_csv.csv (se non l'avete già scaricato, trovate come farlo nella pagina Datiquesto è quello che vi appare:

id;sesso;anni;peso_kg;altezza_m
MT;M;69;76;1,78
GF;F;56;63;
MC;F;53;71;1,60
SB;M;28;73;1,78
FE;F;61;54;1,54
AB;M;46;92;1,84
RF;F;31;81;1,56

Se ci pensate bene, però, oltre a lettere, numeri, caratteri di interpunzione e qualche altro carattere accessorio, o, più tecnicamente, oltre a una serie di caratteri ASCII stampabili [2] nel testo è incluso un "a capo" (o se preferite un ↵ Invio) che segna il passaggio da una riga alla successiva, o, in altre parole, che separa un record dal successivo: ed è chiaro che in qualche modo questo carattere, uno dei caratteri non stampabili (detti anche caratteri di controllo) del codice ASCII, deve essere stato codificato nel file.

Che proprio questo sia il caso è dimostrabile aprendo il file con un editor di testo che sia in grado di mostrare, oltre ai caratteri ASCII, anche i caratteri di controllo contenuti nel file, uno dei quali è appunto il carattere di "a capo".

Per esempio se aprite il file importa_csv.csv con PSPad [3] ed attivate nel menù Visualizza la funzione Modalità esadecimale vedete questo:

















Sulla destra compaiono i caratteri ASCII contenuti nel file, sulla sinistra compare il valore esadecimale corrispondente. Sulla destra vedete ricorrere al termine di ogni record una sequenza di due punti consecutivi (..), sulla sinistra vedete che ad essi corrisponde la sequenza 0D0A che è la rappresentazione esadecimale di CR (Carriage Return) e di LF (Line Feed) cioè rispettivamente del ritorno di carrello a inizio riga (0D esadecimale) e del passaggio ad una nuova riga (0A esadecimale) che l'informatica ha ereditato dalla macchina da scrivere


Questi due caratteri ASCII l'editor di testo li interpreta come caratteri di controllo, cioè come caratteri che non devono essere rappresentati, ma che indicano una azione da compiere: passare a una nuova riga di testo inserendo un "a capo" (un ↵ Invio) [4].

R è ovviamente in grado di interpretare correttamente i caratteri di controllo, infatti se nella Console di R incollate questa riga di codice

mydatacsv <- read.table("C:/Rdati/importa_csv.csv", header=TRUE, sep=";", dec=",")

e premete ↵ Invio per importare i dati dal file .csv, quindi digitate

mydatacsv

e premete ↵ Invio per mostrare i dati importati, ottenete questo risultato:

> mydatacsv <- read.table("C:/Rdati/importa_csv.csv", header=TRUE, sep=";", dec=",")
> mydatacsv
  id sesso anni peso_kg altezza_m

1 MT     M   69      76      1.78
2 GF     F   56      63        NA
3 MC     F   53      71      1.60
4 SB     M   28      73      1.78
5 FE     F   61      54      1.54
6 AB     M   46      92      1.84
7 RF     F   31      81      1.56

(NA indica un dato mancante).

Ma con R è possibile un'altra cosa: si possono codificare i caratteri di controllo in chiaro, come viene fatto nel file importa_txt.txt che contiene gli stessi dati e che, aperto con un editor di testo, così vi appare:

MT;M;69;76;1,78\nGF;F;56;63;\nMC;F;53;71;1,60\nSB;M;28;73;1,78\nFE;F;61;54;1,54\nAB;M;46;92;1,84\nRF;F;31;81;1,56


Da notare che nel file importa_txt.txt rispetto al corrispondente file .csv:
i caratteri di controllo CR e LF (nascosti nel file .csv) sono stati sostituiti con i caratteri (in chiaro) \n ove la barra rovesciata \ (o backslash) indica a R la presenza di un carattere di controllo e n sta per New Line (“passa a una nuova riga”);
→ il file non contiene i nomi delle variabili, che devono essere specificati nella funzione read.table() mediante l'argomento col.names;
l'ultimo carattere nel file deve essere un ↵ Invio (cioè un "a capo") che in questo caso deve immediatamente seguire il 6 del dato finale 1,56.

Il file importa_txt.txt potete scaricarlo e installarlo nella cartella C:\Rdati seguendo le istruzioni fornite nella pagina Dati. Ora copiate nella Console di R questa riga di codice

mydatatxt <- read.table("c:/Rdati/importa_txt.txt", header=TRUE, col.names=c("id", "sesso", "anni", "peso_kg", "altezza_m"), sep=";", dec=",", allowEscapes=TRUE)

e premete ↵ Invio per importare i dati, quindi digitate

mydatatxt

e premete ↵ Invio per visualizzare i dati importati. 

Da notare che l'argomento allowEscapes=TRUE fa si che R interpreti la  sequenza \n come un carattere di controllo (un ↵ Invio) e non come due semplici caratteri di testo. Come vedete il risultato ottenuto

> mydatatxt <- read.table("c:/Rdati/importa_txt.txt", header=TRUE, col.names=c("id","sesso","anni","peso_kg","altezza_m"), sep=";", dec=",", allowEscapes=TRUE)
> mydatatxt
  id sesso anni peso_kg altezza_m

1 MT     M   69      76      1.78
2 GF     F   56      63        NA
3 MC     F   53      71      1.60
4 SB     M   28      73      1.78
5 FE     F   61      54      1.54
6 AB     M   46      92      1.84
7 RF     F   31      81      1.56

è identico a quello ottenuto importando i dati del file .csv.

Il senso di tutto ciò? Semplice. Guardate il set di dati Galton, si tratta di 928 righe di dati, ciascuna corrispondente a un record, più una riga per i nomi delle variabili. Se invece di un file .csv impiegate un file .txt separando i record con \n potete compattare i dati in un numero enormemente inferiore di righe, cosa che ad esempio rende possibile inserire un numero così elevato di record in un testo.


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Addendum

Se siete arrivati fino a qui, avete certamente notato che nel post manca una cosa fondamentale: un metodo semplice per generare un file di testo nel quale i caratteri di controllo nascosti CR e LF sono sostituiti con un \n riportato in chiaro.

In effetti ci sono programmi che consentono di effettuare la sostituzione online: alcuni forniscono come risultato un file nel quale la sequenza di caratteri di controllo CRLF è automaticamente sostituita con \n [5], altri forniscono come risultato un file nel quale detta sequenza è sostituita con uno spazio vuoto [6], che successivamente può essere sostituito manualmente con \n.

Qui vediamo come effettuare la sostituzione con la seconda modalità, che è la più semplice, impiegando R e un comune editor di testo.

Scaricate dal CRAN e installate il pacchetto stringr [7]. Quindi copiate e incollate nella Console di R questo script e premete ↵ Invio

# SALVA I DATI IN UN FILE DI TESTO ELIMINANDO I CARATTERI DI CONTROLLO CR e LF
#
library(stringr) # carica il pacchetto
mydata <- readLines("C:/Rdati/importa_csv.csv") # legge il file
newdata <- mydata[-c(1)] # elimina la prima riga che contiene i nomi delle variabili
mystring <- str_c(newdata, collapse=" ") # concatena i record in un'unica stringa separandoli con uno spazio
write(mystring, file="C:/Rdati/temp.txt") # salva la stringa in un file di testo

Va subito precisato che il messaggio che vi comparirà

Warning message:
In readLines("C:/Rdati/importa_csv.csv") :
incomplete final line found on 'C:/Rdati/importa_csv.csv'

non indica un errore, ma è un semplice avvertimento che segnala la mancanza della sequenza CRLF (cioè di un ↵ Invio) alla fine del file: i dati sono importati correttamente, come potete constatare digitando mydata.

Nelle cinque righe di codice, nell'ordine:
→ con la funzione library() viene caricato il pacchetto stringr;
→ con readLine(s) un normale file .csv (vedere il post Importazione dei dati da un file .csv) viene importato riga per riga;
→ con [-c(1)] viene eliminata la prima riga, quella che contiene i nomi delle variabili;
→ con la funzione str_c() del pacchetto stringr le righe (record) del file importate sono concatenate in un'unica stringa separando l'una dall'altra con uno spazio (collapse=" ") ;
la stringa che risulta dal concatenamento viene salvata nel file C:/Rdati/temp.txt.

Digitate mydata, poi newdata e infine mystring per visualizzare la progressiva trasformazione dei dati.

Infine, impiegando un editor di testo come il Blocco note di Windows:
aprite il file C:/Rdati/temp.txt
utilizzate la funzione Modifica > Sostituisci per sostituire lo spazio vuoto con i caratteri \n















A questo punto ricordatevi che l'ultimo carattere del file deve essere un ↵ Invio (cioè un "a capo") che dovete inserire manualmente immediatamente dopo il 6 del dato finale 1,56. Poi salvate il risultato nel file definitivo, denominato a piacere ma possibilmente per coerenza con estensione .txt, e avrete finalmente un file di dati di R in formato testo come questo

MT;M;69;76;1,78\nGF;F;56;63;\nMC;F;53;71;1,60\nSB;M;28;73;1,78\nFE;F;61;54;1,54\nAB;M;46;92;1,84\nRF;F;31;81;1,56


che impiega come separatore di record la sequenza di caratteri \n codificata in chiaro, e che può essere importato in R mediante la funzione read.table() impiegando l'argomento allowEscapes=TRUE.

Supponendo che abbiate denominato questo file C:\Rdati\ilmiofile_txt.txt se copiate nella Console di R questa riga di codice

mydatatxt <- read.table("c:/Rdati/ilmiofile_txt.txt", header=TRUE, col.names=c("id", "sesso", "anni", "peso_kg", "altezza_m"), sep=";", dec=",", allowEscapes=TRUE)

e premete ↵ Invio per importare i dati, quindi digitate

mydatatxt

e premete ↵ Invio per visualizzare i dati importati, potete verificare che il tutto ha funzionato correttamente e che pertanto siete in grado, al bisogno, da un lato di generare un file di testo con i caratteri di controllo in chiaro, e dall'altro lato di importarne i dati in R.


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[3] PSPad freeware editor.
https://www.pspad.com/it/

[4] In realtà esistono tre modi per codificare un "a capo" (un ↵ Invio), e dipendono dal sistema operativo impiegato:
 CRLF (\r\n): usato da MS-DOS e Microsoft Windows, al quale si fa qui riferimento;
 LF (\n): usato da sistemi Unix, Linux e Apple (GNU/Linux, Mac OS X e macOS);
 CR (\r): usato da Commodore e Apple (Mac OS fino alla versione 9 inclusa).

[5] Remove/Replace all line breaks of a text.
https://gillmeister-software.com/online-tools/text/remove-line-breaks.aspx

[6] Convert Newlines to Spaces.
https://www.browserling.com/tools/newlines-to-spaces

[7] Vedere il manuale di riferimento del pacchetto Package 'stringr'.
https://cran.r-project.org/web/packages/stringr/stringr.pdf