martedì 20 novembre 2018

Salvare uno script

Riprendiamo lo script per il calcolo della media e della deviazione standard che abbiamo impiegato per illustrare come eseguire uno script [1], questa volta con l'obiettivo di salvarlo sotto forma di file per iniziare a realizzare una raccolta di script da riutilizzare al bisogno.

# CALCOLA LA MEDIA E LA DEVIAZIONE STANDARD DEI VALORI 8, 6, 11, 7
#
# viene generato l'oggetto mydata che contiene i valori numerici 8,6,11,7
mydata <- c(8,6,11,7)
# viene mostrato il contenuto dell'oggetto mydata
mydata
# viene calcolata la media dei valori numerici contenuti nell'oggetto mydata
mean(mydata)
# viene calcolate la deviazione standard dei valori numerici contenuti nell'oggetto mydata
sd(mydata)
#

Ci sono vari modi in cui potete farlo. Ma tutti prevedono di salvare il codice R in un file in formato testo [2] impiegando una codifica universalmente riconosciuta [3].

Un primo modo prevede di utilizzare l’Editor di R che si apre dalla RGui selezionando File >> Nuovo script


Copiate il codice dello script, incollatelo nell’Editor di R quindi selezionate File >> Salva con nome 


e salvate il file per esempio con il nome Media_e_ds.R (l'estensione .R viene aggiunta automaticamente dall'Editor di R)













Un modo alternativo prevede di utilizzare uno degli strumenti forniti con il sistema operativo, come ad esempio il Blocco note di WindowsDopo avere incollato il codice nel Blocco note selezionate File >> Salva con nome 


e salvate il file per esempio con il nome Media_e_ds.txt (l'estensione .txt viene aggiunta automaticamente)


Nel Blocco note quando selezionate File >> Salva con nome dovete verificare che vicino al tasto Salva sia selezionato Codifica: UTF-8 cioè la codifica dei caratteri impiegata di default da R [3]. Nella penultima figura si vede in basso a destra nel Blocco note di Windows la scritta UTF-8 che conferma che il salvataggio avviene con questa codifica dei caratteri.

In conclusione l'Editor di R aggiunge automaticamente al nome del file l'estensione .R mentre il Blocco note di Windows aggiunge automaticamente al nome del file l'estensione .txt: ma si tratta di file di testo perfettamente identici tanto che è possibile aprire i file .R con il Blocco note di Windows e aprire i file .txt con l'Editor di R (provare per credere).

Potete ancora impiegare non solo un qualsiasi altro editor di testo ma anche un qualsiasi wordprocessor, salvando i file in formato testo (tutti i wordprocessor hanno questa opzione per il salvataggio dei file) con l'accortezza di verificare che siano salvati con la codifica UTF-8, cosa che attualmente dovreste trovare prevista di default con i wordprocessor di tutte le piattaforme (Windows, Mac, Linux).

Quale di questi metodi usare allora? Personalmente uso il Blocco note di Windows ma in realtà non fa nessuna differenza: è possibile salvare gli script con il programma che si trova più comodo e più pratico utilizzare. La sola cosa che conta è salvarli in un file in formato testo perché questo è il solo formato con cui lo script può essere riconosciuto ed essere eseguito in R.

Per il seguito si rimanda nuovamente a [1].

Nota bene: in R il separatore delle cifre decimali è il punto (.) e come già riportato altrove questa convenzione per ragioni di omogeneità viene adottata non solo negli script ma anche nei dati e nei testi dei post.


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[1] Vedere il post Eseguire uno script.

[2] Cioè in un file nel quale i caratteri possono essere scritti (e successivamente essere riletti) in chiaro nello stesso modo in cui sono scritti su (e possono essere riletti da) un foglio di carta scritto con una macchina da scrivere, impiegando un set di caratteri/codice universalmente riconosciuto. La macchina da scrivere è stata oramai da decenni sostituita da PC, wordprocessor e stampante, ma è da lei che è derivato il concetto.

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